LA POETICA

La nostra Compagnia parte da una ricerca radicata in un teatro artigianale, un teatro che esplora la tradizione in un’ottica contemporanea, affrontando temi attuali attraverso l’arte performativa in dialogo con le nuove tecnologie.

Tramite un approccio linguistico interdisciplinare, mutato nel tempo grazie all’intervento del teatro sociale, abbiamo avuto modo di sviluppare una nostra personale poetica che passa attraverso l’uso di elementi come la maschera e il trucco, la vocalità e il teatro fisico, il video e l’utilizzo delle arti digitali, per giungere alla realizzazione di spettacoli e performance basati su un preciso intento di regia e scrittura scenica.

Un altro aspetto delle nostre sperimentazioni tende a indagare i rapporti tra teatro e scienza, o fantascienza, in una concezione della scena onirica e visionaria.

Le origini del nostro lavoro artistico si sono sviluppate grazie ad un contatto diretto con realtà che abitano il “dietro le quinte” della società. L’esperienza di teatro che abbiamo vissuto fino ad oggi all’interno degli spazi dell’Istituto Penale Minorile “Meucci” di Firenze, si è concretizzata in vari laboratori e spettacoli con migranti e giovani detenuti, come ad esempio lo spettacolo site-specific Racconti di Mare realizzato all’interno del cortile dell’Istituto.

Un appuntamento ormai consolidato dell’Estate Fiorentina del Comune di Firenze è il Festival SPIRAGLI – Teatri dietro le quinte, che si svolge tra il dentro e il fuori del carcere minorile.

Usare le arti per portare il carcere fuori dal carcere, ci ha condotto alla nostra ultima produzione dal titolo ONE MAN JAIL – Le prigioni della mente. Per la prima volta la tecnologia streaming è stata utilizzata per permettere a giovani detenuti, di recitare in diretta dal carcere, interagendo con un vero spettacolo, in cui un attore si esibisce in un teatro della città.